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Leonardo, la misteriosa dama con pelliccia

Sarebbe custodita in un caveau in Svizzera e per la prima volta potrebbe essere presentata al pubblico proprio nell’anno delle celebrazioni per il 500 esimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci, La Dama con Pelliccia opera su tavola, da alcuni attribuita al grande genio toscano e rimasta di fatto nascosta per quasi un secolo. A sostenerlo è Silvano Vinceti, presidente del Comitato Nazionale per la Valorizzazione dei Beni Storici, Culturali e Ambientali, che in una conferenza stampa a Roma ha spiegato di essere in contatto con l’anonimo collezionista tedesco proprietario dell’opera, al momento custodita in un caveau. Secondo Vinceti non ci sarebbero dubbi: l’opera, dipinta su un pannello di pioppo (61,5×54,5 cm) e raffigurante una giovane donna dal viso inondato di luce e dallo sguardo malinconico, sarebbe stata eseguita da Leonardo mentre era a Milano al servizio di Ludovico il Moro, quindi intorno al 1495-1499. A comprovarlo un dossier con alcune valutazioni di studiosi che attribuiscono l’opera a Leonardo, tra cui quelle dello storico dell’arte Adolfo Venturi (che nel 1921 per primo indicò l’artista come autore), del professor Ernst Ullman e del professor Carlo Pedretti, massimo esperto italiano su Leonardo scomparso nel 2018. I tre studiosi, riferisce Vinceti, sarebbero giunti alle loro conclusioni dopo aver visionato la Dama con pelliccia e averla studiata in modo approfondito. “Non esistono verità assolute, ma abbiamo valutato con i nostri esperti la documentazione e pensiamo che il dipinto sia di Leonardo”, afferma Vinceti, sottolineando di non aver mai visto di persona il quadro, del quale in conferenza stampa viene proiettata un’immagine fotografica. “Noi siamo solo dei divulgatori. Il nostro merito semmai è quello di aver convinto il proprietario a permettere la divulgazione dell’opera. Poi l’impegno del Comitato sarà quello di portare la Dama con pelliccia magari proprio in Italia per la sua prima uscita pubblica”. Vinceti racconta di essere stato contattato 8 mesi fa da un procuratore che gli ha parlato della Dama con pelliccia e di una sua possibile vendita: recatosi in Svizzera, ha poi appreso che in realtà il proprietario aveva cambiato idea e voleva tenersi il quadro. Visionata e acquisita tutta la documentazione relativa all’opera, Vinceti afferma di avere poi ottenuto l’autorizzazione a divulgare l’esistenza di questo quadro a firma di Leonardo per farlo conoscere all’opinione pubblica e magari riuscire a farlo esporre in un museo proprio nel 2019. Il dipinto ha subito un leggero restauro nel 1977 a opera dei restauratori Henning Strube e Beate Strube-Bischof e dovrebbe essere in buone condizioni, nonostante la sua lunga storia: dopo aver fatto parte della collezione del Cardinale Luigi d’Aragona nel ‘500 e poi di quella di Papa Innocenzo XII e del vescovo di Otranto Domenico Morelli nel ‘700, la Dama con pelliccia è approdata in Germania ai primi del ‘900 dove nel 1975 è stata acquistata dalla famiglia dell’attuale proprietario. Per quello che si può evincere dalla foto appare innegabile il fascino del volto della giovane ritratta, che presenta alcuni tipici elementi leonardeschi: non solo la posa è simile a quella della Dama con l’ermellino, ma gli occhi e il sorriso appena accennato rimandano alla Gioconda, e anche il paesaggio alle spalle della donna è fortemente somigliante proprio a quello collocato nel gioiello conservato al Louvre. (Fonte Ansa)

Il dossier diffuso in occasione della conferenza stampa (pdf)

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