La scoperta del ponte Romito nella Gioconda a Maccagno con Pino e Veddasca
Continua a destare interesse l'ultima scoperta dello storico e scrittore Silvano Vinceti: il ponte Romito di Laterina Pergine Valdarno in provincia di Arezzo è quello dipinto da Leonardo nel paesaggio della Gioconda. I risultati della ricerca - condotta in collaborazione con l'associazione culturale La Rocca e che hanno avuto risonanza in tutto il mondo - sono stati illustrati da Vinceti il 29 luglio durante una conferenza al Civico Museo Parisi Valle di Maccagno con Pino e Veddasca, comune in provincia di Varese.
E' stato anche proiettato il documentario "I Misteri della Gioconda risolti", realizzato dal videomaker Mark Soetebier e dal giornalista Massimiliano Ranellucci.
Leonardo ritrasse la Gioconda a Firenze all’inizio del XVI secolo e diverse ipotesi avanzate in passato hanno affermato che il ponte è quello di Buriano, vicino a Laterina, o forse quello di Bobbio vicino a Piacenza. Lo storico di Scandiano (Reggio Emilia) già autore di altre importanti scoperte sul capolavoro del genio del Rinascimento, utilizzando documenti storici e immagini di droni confrontate con quelle del dipinto sembra aver risposto a tutti i dubbi. Il ponte etrusco-romano Romito, di cui oggi rimane un solo arco rispetto ai quattro esistenti in origine, tutti uguali fra loro, è quello giusto. Inoltre Ponte Buriano ha sei arcate e Ponte Gobbo di Bobbio (detto anche Ponte Vecchio o Ponte del Diavolo) addirittura undici (anche se fino al XVI secolo gli archi erano quattro, ma uno grande e tre più piccoli).
Dai documenti rinvenuti da Silvano Vinceti nell’Archivio di Stato di Firenze risulta, inoltre, che il ponte Romito fu molto trafficato e funzionante tra il 1501 e il 1503, proprio il periodo in cui Leonardo visse nella zona della Val d’Arno, prima al servizio di Cesare Borgia (detto il Valentino), cardinale della più celebre famiglia nobiliare dell’Italia rinascimentale, e poi di Pier Soderini, Gonfaloniere della Repubblica di Firenze. Il ponte era una scorciatoia per ridurre di diverse ore le distanze tra Arezzo, Fiesole e Firenze. Altro elemento a favore: la caratteristica forma dell’Arno nel tratto di territorio corrisponde a quanto raffigurato nel paesaggio di Monna Lisa. E ancora, alla sinistra della Gioconda sono dipinte delle balze, ovvero strani rilievi costituiti da sabbie, argille e ghiaie stratificate, alti fino a un centinaio di metri, che si trovano nel Valdarno, la valle percorsa dall'Arno. Confrontando le immagini riprese da un drone in questa zona col paesaggio del dipinto, Vinceti e i suoi collaboratori hanno individuato tra quelle esaminate un gruppo di balze che corrispondono quasi perfettamente.
(Foto di Savi Arbola)