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Luciano Buso

Come ogni artista che ha dedicato professionalmente la propria vita all’arte, gli esempi da citare sono molti tra i quali i fratelli Antonio e Francesco Guardi nel Settecento a Venezia e Egidio Martini nel Novecento a Venezia, Luciano Buso è approdato in seguito alla sua primaria professione d’artista all’amore per l'arte antica, in questa nuova fase della sua vita è diventato un bravo restauratore come suggerito negli ultimi tempi, prima della sua scomparsa, dallo stesso Egidio Martini.
Proprio in quest’ultima esperienza d’arte e di assiduo studio ha potuto, durante il restauro della “Venere sdraiata in un paesaggio” del 1545 di Paris Bordon, avvenuto nel 2003-2005, scoprire la scrittura e le figure celate nei dipinti, rivelatesi in seguito quale occulta pratica usata da tutti gli artisti vissuti perlomeno dal tempo di Giotto di Bondone, tale usanza era presente comunque, da alcuni studi da lui svolti e pubblicati nell’anno 2012, anche negli affreschi di Ercolano dell’anno 113 D.C.
Dall’anno 2005 l’artista si sta dedicando, a tempo pieno, alla straordinaria scoperta fatta, tralasciando anche il suo amore per la propria pittura, scoprendo, opera dopo opera, un’infinità di dati segreti presenti nella superficie dei dipinti, dei disegni e delle sculture realizzati in ogni epoca: loghi, date, figure e volti sapientemente nascosti ai più in quanto semi celati tra le pieghe della pittura che meglio rivelano un colloquio privato con l’artista oltre la reale paternità e datazione di ogni opera.
In seguito alla scoperta fatta lo studioso e ricercatore ha ritenuto, visto l’affacciarsi dei vari detrattori nel territorio italiano e estero, di depositare con atto in più studi notarili nel Veneto le scoperte più importanti, tra queste: gli studi apportati alla Venere sdraiata in un paesaggio di Paris Bordon del 1545, di alcune opere eseguite da Federico Zandomeneghi della fine dell’Ottocento, del San Giovanni Battista di Jacobus Palma detto Palma il Giovane del 1595, della Gioconda di Leonardo del Louvre del 1501, gli studi svolti nella Sacra Sindone e altro.
In circa tre lustri ha pubblicato svariati volumi, tra questi:

* “Firme e date celate nei dipinti da Giotto ai tempi nostri” ediz. Duk - gennaio 2011

* “Giotto firmò la Sacra Sindone” ediz. Acelum - giugno 2011

* “Immagini esoteriche nelle opere di Leonardo da Vinci” ediz. Acelum 2012 (volume digitale)

* “Leonardo da Vinci-Le rivelazioni scientifiche dell’Ultima cena” ediz. Acelum - 2012  (volume digitale)

* “Gino Rossi-Catalogo ragionato” ediz. Grafiche Antiga - 2014 (volume cartaceo di oltre seicento pagine a colori)

* “Giorgione rivelato” ediz. Grafiche Antiga - 2016 (volume cartaceo di circa 350 pagine a colori patrocinato dalla Regione Veneto, dalla Provincia di Treviso e dal Comune di Castelfranco Veneto, presentato il 16 settembre 2016 al Museo Casa Giorgione di Castelfranco Veneto (TV).


Nell’anno 2016 rilascia un’intervista filmata esclusiva per il documentario andato in onda su Focus mercoledì 15 marzo 2017 ”Segnati da Dio”, prodotto dalla Sydonia Production che lo vede protagonista assieme ad altri studiosi sulla vita di San Francesco di Assisi in rapporto alle opere di Giotto presenti nella Basilica Superiore di Assisi.
Più conferenze sono state da lui tenute nel territorio italiano, come moltissime sono le interviste rilasciate alle più importanti testate giornalistiche internazionali.
Altri importanti progetti editoriali sono in corso.
Recenti studi sono stati da lui apportati in svariate opere rinascimentali tra le quali: “La discesa di Cristo al Limbo” di Agnolo di Cosimo detto il Bronzino, “L’estasi di Santa Cecilia” di Raffaello Sanzio, lo studio e il rilevamento della scrittura segreta di Piero della Francesca nella pala di Brera, nelle storiche opere di Tiziano Vecellio, di Giorgione, di Leonardo da Vinci, di Botticelli, di Michelangelo, di A. Mantegna, di Piero di Cosimo, di Caravaggio, di A. Carracci, di Guercino, di Ribera ecc.
Tra i più vicini per epoca: di C. Corot, G. Courbet, di Paul Cezanne, di Van Gogh, di Renoir, di Paul Gauguin, di Klimt, di Giacomo Balla, di Arturo Martini, Gino Rossi, A. Modigliani, di Picasso, di Emilio Vedova ecc.
In breve, ogni opera analizzata con il metodo Buso rivela la sua paternità e datazione nonché l’intimo pensiero degli artisti.

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